Ogni anno, tra il 16 e il 17 giugno, Pisa festeggia San Ranieri. Si tratta di un patrono un po’ chiacchierato ed emblematico, ma nonostante ciò Pisa gli è estremamente devota.
Se almeno una volta nella vita avete sentito parlare della Luminara di Pisa o del Palio di San Ranieri, beh sappiate che è tutto in onore di San Ranieri.
Volete sapere qual è il ringraziamento per due intere giornate di celebrazioni nei suoi confronti? Una burrasca!
Leggete qui sotto per credere.
Chi è San Ranieri
San Ranieri è il chiacchierato Patrono di Pisa, che dopo una vita di musica e divertimenti subì un conflitto interiore. Questo lo portò in seguito ad un viaggio in Oriente per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione.
Ranieri Scacceri nacque a Pisa nel 1118 da una famiglia di ricchi mercanti, che volevano per lui una lunga e gloriosa carriera commerciale.
Non fu proprio così, poiché nonostante questo, Ranieri trascorreva la sua vita tra divertimenti, musica e feste lungo i vicoli pisani.
Galeotto fu l’incontro con l’eremita Alberto Leccapecore, che condusse l’ancora diciannovenne Ranieri lungo la strada della penitenza. Da quel momento seguì un periodo di cambiamento, fatto di confessioni, pentimenti e rifelssioni interiori che lo portò ad avvicinarsi agli studi religiosi.
Decisivo fu il viaggio di Ranieri in Oriente, dove nel 1140 avvenne la chiamata divina. Da quel momento in poi la sua vita venne dedicata alla preghiera e alla meditazione.
Nel 1154 tornò a Pisa trascorrendo i suoi ultimi anni nel ruolo di predicatore a favore dei più bisognosi. Il 17 giugno 1160 morì, e la città a lui devota lo festeggiò a lungo, tanto che nel 1286 la Repubblica Pisana regolamentò questa festa con una vera e propria ricorrenza annuale.
San Ranieri patrono di Pisa
Circa un secolo dopo la sua morte, accadde un fatto che rende benissimo l’idea della devozione della città di Pisa alla figura di Ranieri.
Ogni anno si svolgeva una battaglia campale in onore di San Sisto, il settimo pontefice cattolico al quale Pisa aveva legato le sue fortune commerciali. Il 6 agosto 1284 la flotta pisana subì una rovinosa sconfitta contro la Repubblica di Genova, che segnò l’inizio del declino commerciale della Repubblica Marinara di Pisa. Questa sconfitta cambiò anche la devozione che la città riponeva in San Sisto. Non avendo più una figura di riferimento, Pisa decise di fare di Ranieri, per cui appunto aveva una profonda devozione, il nuovo patrono.
La festa
Durante la processione del 1688 gli abitanti di Pisa trasportarono la salma del Santo all’altare maggiore della cattedrale, accompagnandolo migliaia di fiammelle di “lampanini”.
Da allora, ogni anno, nella notte tra il 16 e il 17 giugno, Pisa celebra il suo patrono attraverso la luminara notturna, con tanto di banchetti e fuochi d’artificio. Gli edifici sul Lungarno espongono i lumini incastonandoli su telai di legno colorati di bianco, mentre migliaia di lampanini vengono disposti galleggianti lungo il fiume per un grandissimo effetto scenografico.
La leggenda narra addirittura che, per “mettere alla prova” la devozione della città di Pisa nei suoi confronti, ad ogni vigilia delle celebrazioni della Luminaria, avvenga “La burrasca di San Ranieri”: un temporale intenso che si pensa che sia proprio idea del Santo.
Il giorno seguente, la festa culmina con la sfilata del corteo per tutto il centro cittadino e con il Palio di San Ranieri, una regata tra i quattro rioni della città di Pisa. Ogni rione viene associato tradizionalmente ad un colore: San Martino con il colore rosso, blu per Santa Maria, giallo per San Francesco e verde per Sant’Antonio.
Ogni squadra è composta da otto rematori, un timoniere e un montatore e le barche sono costruite secondo lo stile tipico delle fregate dell’Ordine di Santo Stefano Papa e Martire.
La gara parte dal Ponte della Ferrovia e arriva fino al Palazzo Mediceo. Vince la squadra il cui “montatore”, dopo l’arrivo al traguardo, arrampicandosi su una fune situata su un’altra barca ferma afferra la bandiera del suo colore per primo.
Allora, vi ho fatto venire voglia di visitare questa bellissima festa? sono sicura di si!
LA LUMINARA DI SAN RANIERI A PISA
Ogni anno, tra il 16 e il 17 giugno, Pisa festeggia San Ranieri. Si tratta di un patrono un po’ chiacchierato ed emblematico, ma nonostante ciò Pisa gli è estremamente devota.
Se almeno una volta nella vita avete sentito parlare della Luminara di Pisa o del Palio di San Ranieri, beh sappiate che è tutto in onore di San Ranieri.
Volete sapere qual è il ringraziamento per due intere giornate di celebrazioni nei suoi confronti? Una burrasca!
Leggete qui sotto per credere.
Chi è San Ranieri
San Ranieri è il chiacchierato Patrono di Pisa, che dopo una vita di musica e divertimenti subì un conflitto interiore. Questo lo portò in seguito ad un viaggio in Oriente per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione.
Ranieri Scacceri nacque a Pisa nel 1118 da una famiglia di ricchi mercanti, che volevano per lui una lunga e gloriosa carriera commerciale.
Non fu proprio così, poiché nonostante questo, Ranieri trascorreva la sua vita tra divertimenti, musica e feste lungo i vicoli pisani.
Galeotto fu l’incontro con l’eremita Alberto Leccapecore, che condusse l’ancora diciannovenne Ranieri lungo la strada della penitenza. Da quel momento seguì un periodo di cambiamento, fatto di confessioni, pentimenti e rifelssioni interiori che lo portò ad avvicinarsi agli studi religiosi.
Decisivo fu il viaggio di Ranieri in Oriente, dove nel 1140 avvenne la chiamata divina. Da quel momento in poi la sua vita venne dedicata alla preghiera e alla meditazione.
Nel 1154 tornò a Pisa trascorrendo i suoi ultimi anni nel ruolo di predicatore a favore dei più bisognosi. Il 17 giugno 1160 morì, e la città a lui devota lo festeggiò a lungo, tanto che nel 1286 la Repubblica Pisana regolamentò questa festa con una vera e propria ricorrenza annuale.
San Ranieri patrono di Pisa
Circa un secolo dopo la sua morte, accadde un fatto che rende benissimo l’idea della devozione della città di Pisa alla figura di Ranieri.
Ogni anno si svolgeva una battaglia campale in onore di San Sisto, il settimo pontefice cattolico al quale Pisa aveva legato le sue fortune commerciali. Il 6 agosto 1284 la flotta pisana subì una rovinosa sconfitta contro la Repubblica di Genova, che segnò l’inizio del declino commerciale della Repubblica Marinara di Pisa. Questa sconfitta cambiò anche la devozione che la città riponeva in San Sisto. Non avendo più una figura di riferimento, Pisa decise di fare di Ranieri, per cui appunto aveva una profonda devozione, il nuovo patrono.
La festa
Durante la processione del 1688 gli abitanti di Pisa trasportarono la salma del Santo all’altare maggiore della cattedrale, accompagnandolo migliaia di fiammelle di “lampanini”.
Da allora, ogni anno, nella notte tra il 16 e il 17 giugno, Pisa celebra il suo patrono attraverso la luminara notturna, con tanto di banchetti e fuochi d’artificio. Gli edifici sul Lungarno espongono i lumini incastonandoli su telai di legno colorati di bianco, mentre migliaia di lampanini vengono disposti galleggianti lungo il fiume per un grandissimo effetto scenografico.
La leggenda narra addirittura che, per “mettere alla prova” la devozione della città di Pisa nei suoi confronti, ad ogni vigilia delle celebrazioni della Luminaria, avvenga “La burrasca di San Ranieri”: un temporale intenso che si pensa che sia proprio idea del Santo.
Il giorno seguente, la festa culmina con la sfilata del corteo per tutto il centro cittadino e con il Palio di San Ranieri, una regata tra i quattro rioni della città di Pisa. Ogni rione viene associato tradizionalmente ad un colore: San Martino con il colore rosso, blu per Santa Maria, giallo per San Francesco e verde per Sant’Antonio.
Ogni squadra è composta da otto rematori, un timoniere e un montatore e le barche sono costruite secondo lo stile tipico delle fregate dell’Ordine di Santo Stefano Papa e Martire.
La gara parte dal Ponte della Ferrovia e arriva fino al Palazzo Mediceo. Vince la squadra il cui “montatore”, dopo l’arrivo al traguardo, arrampicandosi su una fune situata su un’altra barca ferma afferra la bandiera del suo colore per primo.
Allora, vi ho fatto venire voglia di visitare questa bellissima festa? sono sicura di si!
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Personal Agent Anna Scola